LINDOKUHLE SOBEKWA | I carry Her photo with Me
Letteratura
Quando era piccolo, in seguito a una lite, Lindokuhle Sobekwa, inseguito dalla sorella Ziyanda, attraversando una strada viene investito da una macchina e finisce in ospedale per tre mesi. Non vedrà più la sorella per 15 anni, quando lei tornerà a casa per poi morire poco tempo dopo.
Il fotografo sudafricano ha iniziato il progetto I carry Her photo with Me dopo aver trovato un ritratto di famiglia con la faccia di Ziyanda tagliata via, una presenza segreta, ribelle e ruvida, protagonista del progetto con cui Sobekwa si è impegnato a conservare la sua memoria ma anche a comprendere la storia più ampia di sparizioni che accomuna molti suoi coetanei: un lavoro che ci parla di frammentazione, povertà e delle ramificazioni dell'apartheid e del colonialismo a tutti i livelli della società sudafricana. Un progetto che lui intende come universale, non soltanto per se stesso e la sua famiglia, ma anche per “chiunque possa identificarsi con esso. Non devi essere del Sud Africa. L'esperienza della scomparsa, della perdita di qualcuno e del dolore è una cosa universale. Lo sperimentiamo tutti, anche se in modo diverso”.
Lindokuhle Sobekwa (Katlehong, Sudafrica, 1995) appartiene a una generazione di fotografi sudafricani “nati liberi” dopo le prime elezioni democratiche del 1994. Il suo lavoro è stato esposto in Sud Africa, Iran, Norvegia, Stati Uniti e Paesi Bassi. Nel 2017, Sobekwa è stato scelto dal programma Fotografia e giustizia sociale della Magnum Foundation per sviluppare il progetto I carry Her photo with Me. Nel 2018 ha ricevuto il Magnum Foundation Fund per il progetto a lungo termine Nyaope. Nel 2018 è stato invitato a entrare nella Magnum Photos, di cui è diventato membro a pieno titolo nel 2022. Nel 2023, ha vinto la prima borsa di studio della John Kobal Foundation.
Scuola primaria “Dante Alighieri” - corso Perticari 55/57